sabato 18 settembre 2010

Riconoscere ciò che non è inferno



credit: Patricio Villaroel
L'invisibile Oria prende il titolo da una delle opere più note di Italo Calvino: Le città invisibili. Venticinque anni fa, la notte tra il 18 e il 19 settembre, lo scrittore morì a Siena. Così oggi voglio rendergli memoria ed omaggio con questo video che parla anche dell'inferno dei viventi e che ci permette di capire un po' la missione di questo blog:
«L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.»
 Proprio nel riconoscere in mezzo all'inferno ciò che inferno non è e dargli spazio consiste il perché di questo blog. E lo si saprà riconoscere soltanto se invece di godere soltanto delle meraviglie della città, che pure ci sono, sapremo rivolgere a lei una domanda e cercarne la risposta. Ne abbiamo il diritto, il dovere, spero anche il piacere.

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