martedì 21 settembre 2010

Oria o Morte!

Credit: comune.oria.br.it
"Oria o Morte!". E' con questo slogan che si presenta alla cittadinanza di Oria il nuovo movimento politico "Il Ritorno dei Viventi". Guai a considerarli morti, infatti, o, peggio ancora, delle mummie. Stiamo parlando dei membri della Confraternita della Morte che si trovano negli ipogei della Basilica Cattedrale di Oria. Tutti li ritengono infatti dei cadaveri mummificati ma è giunto il momento di svelare l'arcano. E' vero che si tratta di cittadini oritani che si trovano in quegli ipogei da secoli ma non è vero che siano morti. In realtà sono vivi e vegeti e intendono dimostrarlo presentando una loro lista di candidati alle amministrative per il prossimo consiglio comunale di Oria. E hanno anche espresso il loro candidato sindaco, Euprepio Corrado, che ha rilasciato in esclusiva un'intervista a L'invisibile Oria.

credit: cedrodellibano.it
I.O.: Perché dopo tanti secoli solo ora tornate a dire la vostra nella politica oritana?
E.C.: Pirceni mai tempo come lo presente foe lo più propizio per lo ritorno dei membri della nostra confraternita infra alli quistioni che più albergano ne lo core et ne la mente de li cittadini de Orea. Ne li fatti abbiamo visto et considerato che altri  personaggi antichi sono impegnati ne la giostra de la pubblica administrationem. Parlo de lo miedico Sergio Ardito e de lo cavaliere Cosimo Pomarico.
I.O.: A parte che la candidatura di Ardito non è ufficiale e se na sta ancora discutendo, non le sembra offensivo chiamare "personaggio antico" uno  come Mimino Pomarico che ha solo 64 anni, in confronto ai vostri 3-400 anni, poi?
E.C.: Niuna offensionem. Noi de la Confraternita de la Morte che avimo preso nome de lo partito de lo "Ritorno dei Viventi" declaramo soddisfationem et laetitia per uno paese como l'Italia in dove lo presidente mismo est uno cadavere mummificato, come le persone nostre. Et consideriamo lo presidente de la America in troppo giovane aetate per l'administrationem di sì magno et difficultoso paese. Lo proverbio de li tempi nostri diceva: "Ci puzza di morti po' amministrari li corti, ci puzza di latti subbutu ti lu catti" (Chi puzza di morte può amministrare la corte, chi puzza di latte subito te lo compri, n.d.r.).
I.O.: Qual'è il vostro programma per la città? Qual'è in sintesi la vostra proposta politica?
E.C.: La signoria vostra ave letto de securo uno romanzo ne lo quale si elogia lo cangiamento per la conservationem ("bisogna che tutto cambi perché tutto resti com'è", Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, n.d.r.). Ne lo segno de lo cangiamento de li costumi, de le usanze, dell'adiministrationem la nostra pugna vole conservare lo clima, la mentalitate et ogne cosa ca foe da lo Signore nostro Gesù Cristo predisposta et voluta per lo bene nostro in secula seculorum.
MUMMIE IN CORO: Amen!
I.O.: A naso direi che il vostro programma non si discosta molto da un partito non molto distante dalle vostre posizioni, che ha lo scudo crociato nel suo simbolo e che parla tanto di cambiamento. Ma non le pare di fare come i democristiani della prima repubblica che usavano la fede per i propri scopi?
E.C.: Che lo Deo de li cieli et de la terra et de ogni vita in su lo creato te perdoni et usi magnanimità. Li frati nostri ne la fede hanno perso la vita contra alli turchi ne lo massacro de Otranto et noi consideriamo lo martirio come la maxima de le virtù. La difesa de la fede et de la volontate de lo Deo ne la Uria de li tempi nostri est la missione che Gesù Cristo ce affidò.
I.O.: Scusi ma la laicità dello stato e tutti i valori civili a questo punto che fine fanno?
E.C.: Est una quistione che deve chiedere a quelli villici che ieri ne la Urbe aeterna fecero nuovo dolore et dispiacere co' loro rimostranze. Ma ora nce deve scusare ca lo tiempo ca mi è concesso have fine.
I.O.: Certo, la saluto e la ringrazio.
MUMMIE IN CORO: (si allontanano in processione cantando) Ti saluto, o croce santa,
che portasti il Redentor,
gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua ed ogni cuor...

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