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E.C.: Pirceni mai tempo come lo presente foe lo più propizio per lo ritorno dei membri della nostra confraternita infra alli quistioni che più albergano ne lo core et ne la mente de li cittadini de Orea. Ne li fatti abbiamo visto et considerato che altri personaggi antichi sono impegnati ne la giostra de la pubblica administrationem. Parlo de lo miedico Sergio Ardito e de lo cavaliere Cosimo Pomarico.
I.O.: A parte che la candidatura di Ardito non è ufficiale e se na sta ancora discutendo, non le sembra offensivo chiamare "personaggio antico" uno come Mimino Pomarico che ha solo 64 anni, in confronto ai vostri 3-400 anni, poi?
E.C.: Niuna offensionem. Noi de la Confraternita de la Morte che avimo preso nome de lo partito de lo "Ritorno dei Viventi" declaramo soddisfationem et laetitia per uno paese como l'Italia in dove lo presidente mismo est uno cadavere mummificato, come le persone nostre. Et consideriamo lo presidente de la America in troppo giovane aetate per l'administrationem di sì magno et difficultoso paese. Lo proverbio de li tempi nostri diceva: "Ci puzza di morti po' amministrari li corti, ci puzza di latti subbutu ti lu catti" (Chi puzza di morte può amministrare la corte, chi puzza di latte subito te lo compri, n.d.r.).
I.O.: Qual'è il vostro programma per la città? Qual'è in sintesi la vostra proposta politica?
E.C.: La signoria vostra ave letto de securo uno romanzo ne lo quale si elogia lo cangiamento per la conservationem ("bisogna che tutto cambi perché tutto resti com'è", Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, n.d.r.). Ne lo segno de lo cangiamento de li costumi, de le usanze, dell'adiministrationem la nostra pugna vole conservare lo clima, la mentalitate et ogne cosa ca foe da lo Signore nostro Gesù Cristo predisposta et voluta per lo bene nostro in secula seculorum.
MUMMIE IN CORO: Amen!
I.O.: A naso direi che il vostro programma non si discosta molto da un partito non molto distante dalle vostre posizioni, che ha lo scudo crociato nel suo simbolo e che parla tanto di cambiamento. Ma non le pare di fare come i democristiani della prima repubblica che usavano la fede per i propri scopi?
E.C.: Che lo Deo de li cieli et de la terra et de ogni vita in su lo creato te perdoni et usi magnanimità. Li frati nostri ne la fede hanno perso la vita contra alli turchi ne lo massacro de Otranto et noi consideriamo lo martirio come la maxima de le virtù. La difesa de la fede et de la volontate de lo Deo ne la Uria de li tempi nostri est la missione che Gesù Cristo ce affidò.
I.O.: Scusi ma la laicità dello stato e tutti i valori civili a questo punto che fine fanno?
E.C.: Est una quistione che deve chiedere a quelli villici che ieri ne la Urbe aeterna fecero nuovo dolore et dispiacere co' loro rimostranze. Ma ora nce deve scusare ca lo tiempo ca mi è concesso have fine.
I.O.: Certo, la saluto e la ringrazio.
MUMMIE IN CORO: (si allontanano in processione cantando) Ti saluto, o croce santa,
che portasti il Redentor,
gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua ed ogni cuor...
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